
Ci fermiano per un po’ ai piedi della grande scalinata perché avvertiamo di essere già entrati nell’antico borgo che, avendo conservato integralmente l’assetto urbanistico, merita qualche notizia che ci aiuterà nelle prossime tappe.
Il centro storico medievale, sorto sul finire del X sec. e sviluppatosi ai piedi del castello e della chiesa, ha assunto l'aspetto di un grande triangolo con al vertice il castello, con i lati delimitati dalla gradinata della Salita al campo e dalla via degli Stecconi e la base dalla piazza Valeria.

I due lati e la base costituivano, con le abitazioni, la cinta muraria con due sole aperture, "J'usciu e lla porta", la porta principale, sorvegliata dalla "Guardiola", il posto di guardia che si può notare ancora oggi come corpo avanzato sulla piazza, e la "Portella", una porta più piccola che si apre sullo strapiombo del Fosso Bagnatore.

Le due porte, la grande che si apriva in coincidenza dell'inizio di via Capitano Luigi Amici, e la piccola, posta sulla via della Portella, erano vigilate, a turno, dai cittadini proprietari di beni immobili, a norma dello Statuto del 1584.
All'interno della cinta muraria esistevano, ed esistono ancora, viuzze parallele ad essa, la via della Chiesa, la via del Forno, la via della Piazzetta

e la via della Portella, e viuzze radiali, convergenti verso la chiesa ed il castello, la via dell'Archetto, la via delle Carceri Vecchie, ora via Capitano Luigi Amici, e la via della Concia.
Tutte le strade hanno, secondo l'uso medievale, il toponimo corrispondente alla caratteristiche o all'elemento più importante verso il quale conducevano